" I primi anni erano ‘puri’, ancora non intaccati dalla percezione di che cosa il FuoriSalone sarebbe poi diventato. E per diverse edizioni, pur crescendo in modo esponenziale, l’evento ha sempre mantenuto una propria valenza autoriale che, forse, si è un po’ persa in questi ultimi anni, oppure è il suo significato stesso che è un po’ cambiato. La storia di Dilmos inizia nel 1980, quando io e il mio compagno di avventura di allora, Lucio Zotti, decidemmo di dar vita a quella che sarebbe diventata, sia in Italia che all’estero, una delle gallerie di riferimento del design internazionale. Il nostro primo approccio è stato di tipo estetico e si basava sulla valutazione “ci piace/non ci piace”. Però, a mano a mano che si procedeva, il solo giudizio estetico non bastava più, bisognava sintonizzarsi sulle persone e il loro pensiero. Questo ha portato Dilmos a interagire sempre più direttamente con gli autori, scegliendo prima quelli con cui collaborare e poi i loro lavori. Per Dilmos l’evento del FuoriSalone è stato un ‘compagno’ fondamentale, un partner imprescindibile. Negli anni penso di aver portato il mio personale contributo allo sviluppo di questo fenomeno di portata mondiale organizzando più eventi che esposizioni e facendo diventare Dilmos un punto di riferimento sia per gli operatori del settore che per gli appassionati del design contemporaneo. Nei decenni abbiamo coinvolto designer tra i più significativi del panorama internazionale, tra cui Andrea Branzi, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Ron Arad, Bertozzi e Dal Monte Casoni, Studio Job, Ron Gilad, Richard Woods, Nendo, Andrea Salvetti, Ugo Marano, Francesca Fabbri di Akomena, Danny Lane e molti altri."
Lella Valtorta
Gallerista e fondatrice Dilmos
Si ringrazia la redazione di Interni Magazine per l'articolo e la direttrice Gilda Bojardi.
Foto di Solange Souza